NS5 'Rumore ambientale': uno software rinnovato per il Tecnico Competente in Acustica Ambientale
Il nuovo modulo software NS5 'Rumore Ambientale' e' ora completamente rinnovato e con nuova interfaccia grafica, per far fronte alle richieste di elaborazione dati in conformita' con il DM 16/03/98. La nuova interfaccia, resa piu' semplice e versatile, consente di lavorare senza la necessita' di aprire finestre multiple e di ottenere i risultati in modo sicuro e rapido. Il modulo consente, anche su dati fonometrici di tipo multi-spettro, di ricercare e identificare la presenza di eventuali componenti tonali e/o impulsive presenti nei dati di misura provenienti da fonometri Delta Ohm.

Le componenti tonali presenti nel rumore emesso da una sorgente sonora ed eventualmente ricadenti a cavallo di due filtri di 1/3 di ottava adiacenti, possono essere identificate con NS5 a partire dai dati di misura registrati utilizzando la funzione 'doppio banco filtri' (disponibile solo su fonometri della serie HD2110) che consiste nello spostamento del centro di banda standard di 1/3 di ottava; alcune controversie legali potranno essere risolte a proprio favore utilizzando questa funzione che si basa su filtri conformi a IEC 61260 difficilmente contestabili in ambito legale rispetto ad altre soluzioni basate per esempio su sintesi da FFT.
Le componenti in frequenza eventualmente identificate vengono confrontate con le curve isofoniche ISO226 per una valutazione dell’udibilita' in accordo con le norme.
Un grafico persistenza-frequenza consente, nel caso di piu' sorgenti contemporanee con caratteristiche tonali, di valutare per ciascuna componente la percentuale di tempo di funzionamento nel periodo di misura esaminato.
Gli impulsi individuati sono identificati con un marcatore numerato sul grafico della time history ed elencati in una tabella. Per ciascun impulso sara' possibile visualizzare i livelli dell'evento e l’instante temporale in cui vi e' stata la presenza. Sugli impulsi individuati vengono effettuati calcoli statistici per determinarne il numero e la distribuzione oraria.
Le sorgenti sonore possono essere identificate, manualmente o con trigger di livello, mediante marcatori multipli ai quali possono essere assegnati nomi personalizzati che permettono di attribuire i livelli specifici a ciascuna sorgente. Funzioni di mascheramento consentono di escludere eventi ritenuti non significativi.
Eventuali rumori a tempo parziale vengono identificati sulla base della durata della sorgente e un bonus di 5dB o 3dB viene applicato alla misura del Leq. Tale bonus e' eventualmente escludibile dall’utente qualora necessario.
Le classi di zonizzazione acustica del territorio previste dalla normativa italiana, le relative zone ed i periodi di riferimento, sono stati implementati assieme agli specifici valori limite imposti dalle norme italiane, per poter evidenziare direttamente l’eventuale superamento dei limiti di emissione, assoluti di immissione e differenziali.
Il rumore residuo puo' essere valutato sulla base dei livelli LAeq, L95 ed L99, permettendo all’operatore di definire direttamente nella time history l’intervallo temporale di calcolo.
I tempi di funzionamento della sorgente nel periodo di riferimento per il calcolo del livello assoluto di immissione, possono essere anche definiti da utente nel caso in cui la durata della misura effettuata non coincida con l’effettivo tempo di attivita' della sorgente nel periodo di riferimento.
Funzioni di calcolo specifiche sono disponibili per il ricalcolo dei livelli equivalenti parziali, minimi e massimi su intervalli temporali definibili da utente o per il calcolo dei running Leq. l Leq orari del rumore da traffico stradale possono essere velocemente calcolati mediante tale funzione.
Alla fine delle elaborazioni e' possibile ottenere un report di sintesi nel quale sono raggruppate tutte le informazioni fondamentali per la redazione di una relazione tecnica. Il report e' esportabile nei formati Office piu' comuni.

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