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I parametri da memorizzare variano in funzione
del tipo di misura. Caricando uno dei setup forniti con il software
NoiseStudio ("HA 3 ASSI"
o "HA SHOCK"),
lo strumento viene automaticamente predisposto per l'esecuzione della
misura più idonea.
Il parametro di misura sarà l’accelerazione media sul tempo
di misura, indicata come Aeq, con ponderazione di frequenza Wh.
Selezionando i setup citati, ai livelli di accelerazione misurati sui tre assi del canale destro viene applicata la ponderazioni Wh con i fattori moltiplicativi k=1 come richiesto dalla norma ISO 5349-1.
La normativa stabilisce di considerare ai fini della determinazione dell’esposizione giornaliera, il contributo dei tre assi di misura, come riportato nella seguente relazione:
Lo strumento registra automaticamente sia i livelli sui tre assi che il livello del vettore somma.
Da questa relazione si ricava l'esposizione giornaliera
ponderata in frequenza riferita alle 8 ore di lavoro, convenzionalmente
denotata con il simbolo A(8).
Più avanti nella guida sono riportati i criteri per la valutazione
dei risultati delle misure e degli esempi di calcolo di A(8).
Per eseguire la misura occorrerà inoltre impostare, a seconda della necessità, i seguenti parametri:
Il guadagno di ingresso (Tasto Menu >> Impostazioni >> Generale >> Misure >> Guadagno Ingr.): si imposta al valore maggiore possibile ma tale da non dare luogo ad indicazioni di sovraccarico, come indicato più avanti.
Il ritardo di integrazione (Tasto Menu >> Impostazioni >> Generale >> Misure >> Rit. Integrazione). Ritardare l’inizio dell’integrazione consente di stabilizzare il segnale e di ottenere una misura più ripetibile. 5 secondi sono di norma sufficienti.
L'intervallo di integrazione
(Tasto Menu >> Impostazioni >> Generale >> Misure
>> Int. Integrazione) può essere utilizzato come un
timer che blocca automaticamente la misura quando è trascorso
il tempo impostato. Quando viene posto pari a zero è possibile
bloccare la misura solo manualmente.
La durata della misura va scelta in modo che sia rappresentativa
dell'esposizione del lavoratore alle vibrazioni. Per modificare
la durata dell'intervallo di misura si può anche premere
il tasto ENTER, dalla schermata standard VLM, fino a che il simbolo
"Tint" lampeggia, con le frecce modificare il valore e
confermare con ENTER.
Per avviare la registrazione, premere contemporaneamente i due tasti REC e START/STOP.
Al termine dell'intervallo di integrazione Tint, lo strumento termina la misura e richiede di salvare i dati: premere SALVA.
I dati salvati nella memoria del vibrometro possono essere scaricati su PC con il software NoiseStudio (si veda più avanti in questa guida).
I problemi principali che si incontrano effettuando
misure di vibrazioni riguardano i cavi di collegamento tra accelerometro
ed analizzatore ed il fenomeno del DC-shift proprio dei sensori di tipo
piezoelettrico.
Il cavo di connessione ed i relativi connettori possono essere fonte
di problemi in caso siano danneggiati. Occorre sempre verificare che
il cavo ed il connettore dell’accelerometro non siano sottoposti
a stress durante la misura.
E’ necessario ridurre al minimo le oscillazioni possibili del cavo bloccando il cavo stesso all’oggetto vibrante il più vicino possibile all’accelerometro.
E’ necessario inoltre ridurre il più
possibile eventuali interferenze elettromagnetiche associate per esempio
a cavi di alimentazione di rete.
Il cavo di connessione tra accelerometro ed analizzatore non deve mai
correre parallelamente ad un cavo di rete.
Il fenomeno del DC-Shift
Gli accelerometri di tipo piezoelettrico soffrono di un fenomeno chiamato DC-shift che si presenta con un brusco spostamento della tensione di polarizzazione, seguito da un lento assestamento della stessa verso il valore normale. Questo effetto si presenta ogni volta che il sensore viene sovraccaricato meccanicamente da un picco di accelerazione molto elevato.
Questo spostamento (DC-shift) viene visto dall’analizzatore come un elevato valore di accelerazione a frequenza molto bassa.
Per ridurre il problema può essere necessario inserire un filtro meccanico tra l’accelerometro e la superficie vibrante. Il filtro può consistere in un semplice strato di materiale resiliente che viene compresso in modo da trasmettere senza attenuazione le frequenze di interesse igienistico.
Con l’analizzatore HD2030 è possibile rendersi conto della
presenza di questo fenomeno utilizzando l’analisi spettrale per
bande di terzo d’ottava.
Le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio hanno tipicamente origine
da un movimento rotatorio o oscillatorio che avviene ad una determinata
frequenza. Lo spostamento della superficie vibrante pertanto sarà
massimo a questa frequenza.
Se lo spettro presenta valori di spostamento alle basse frequenze superiori
a questo è probabile che vi sia DC-shift. L’HD2030 è
dotato di una pratica funzione di comparazione degli spostamenti in
frequenza che rende semplice la valutazione del fenomeno. In alternativa
è possibile memorizzare direttamente i segnali degli accelerometri
in modo da poter eseguire le analisi e le verifiche in un secondo tempo.
La tensione di polarizzazione degli accelerometri
Prima di effettuare le misure è necessario controllare le tensioni di polarizzazione degli accelerometri. Per fare questo è sufficiente mettere lo strumento in misura, accedere al Menu >> Impostazioni >> Generale >> Sistema e controllare le tensioni di polarizzazione Vpol dei 4 canali di misura. La tensione di polarizzazione corretta viene dichiarata dal costruttore dell’accelerometro ed è normalmente compresa tra 8V e 12V.
La tensione di polarizzazione non corretta può indicare che il cavo di connessione tra l’accelerometro e lo strumento è guasto oppure che vi sono problemi di contatto tra accelerometro, cavo di connessione ed analizzatore.
Determinazione del guadagno di ingresso
Per determinare il corretto valore del guadagno di ingresso, si può
procedere con una misura di prova.
Partendo da un valore di guadagno pari a 20dB si esegue la misura di
prova per un tempo sufficiente ad ottenere una misura rappresentativa
delle caratteristiche dell’utensile in esame.
In caso non compaia alcuna indicazione di sovraccarico si procede con
l’esecuzione delle misure altrimenti si diminuisce il valore del
guadagno a 10dB e si ripete la prova.
In caso l’indicazione di sovraccarico persista si procede con
un guadagno di ingresso pari a 0dB.
Se anche in questo caso si rileva un sovraccarico, è necessario
sostituire l’accelerometro con uno di sensibilità inferiore.
Scelta dell’intervallo di integrazione
L’intervallo di integrazione viene impostato in base ai cicli
di lavorazione dell’utensile in esame.
Se le vibrazioni dell’utensile si mantengono costanti possono
bastare pochi secondi per ottenere una misura stabile e ripetibile.
Al contrario se le vibrazioni variano per i cicli di lavorazione oppure
in funzione del tipo di lavorazione eseguita, per ottenere misure ripetibili,
è necessario che il tempo di integrazione sia pari a molti cicli
di lavorazione. In alternativa è possibile campionare, con intervalli
di integrazione brevi, ciascuna fase della lavorazione e calcolare poi
il valore medio tenendo conto dei rispettivi tempi di esecuzione.
Più avanti nella guida sono presentati alcuni esempi di misure tipiche che si possono incontrare nella pratica.
Per visualizzare le misure acquisite con l'analizzatore è necessario procedere con l'installazione del software Noise Studio e quindi con lo scarico dei dati.
Se l'installazione del software non è stata ancora eseguita, premere sul link seguente per la descrizione dei vari passaggi: vai all'installazione del Noise Studio.
Se il software Noise Studio è già stato installato e lo scarico dati su PC già eseguito, si può procedere alla visualizzazione dei risultati.